Pianta di origini asiatiche, il basilico si è diffuso in Europa durante gli IV secolo a.C. e in Italia prima grazie ai Greci e poi ai Romani. Il suo nome scientifico è Ocimum Basilicum, "erba regale" e alcuni suggeriscono che l'etimologia sia legata all'utilizzo per la creazione di fragranze e profumi destinati ai re, altri in riferimento alla sacralità attribuitale dagli Hindu.È una pianta che preferisce climi temperati caldi, come il Mediterraneo, e ha avuto la sua definitiva diffusione intorno al XIV secolo, soprattutto in Italia e nella Francia del sud. Successivamente portata in Inghilterra e nelle Americhe nel XVIII sec. è oggi riconosciuta ed apprezzata a livello mondiale per le sue innumerevoli proprietà. L'utilizzo in cucina non è primigenio: già conosciuto e largamente utilizzato dagli Egizi per unguenti e preparazioni per imbalsamature, è noto anche per le leggende che vogliono Elena, madre dell'Imperatore Costantino, trovare basilico nel luogo della crocifissione del Cristo. I Romani ed i Greci d'altra parte ne apprezzavano le proprietà e lo utilizzavano per curare ferite, a Roma era simbolo degli innamorati e sempre nella capitale dell'Impero pare che al basilico fosse riservato un posto d’onore in cucina. Le tribù galliche tenevano in grande considerazione questa pianta, tanto che i deputati alla raccolta erano tenuti a seguire un rituale di purificazione e severe regole di taglio del fusto (l’uso di attrezzi in metallo ad esempio era proibito). Nel Medioevo, come spesso accadeva, le proprietà terapeutiche e curative vennero affiancate ed interpretate da credenze più popolari, facendo sì che il basilico venisse utilizzato anche per filtri, pozioni ed intrugli di vari natura. Non mancano inoltre riferimenti anche nella letteratura, dove valori simbolici assumono grande rilevanza come nel caso del Decameron allorquando Elisabetta da Messina seppellisce la testa del suo amante in un vaso di basilico.

Gli utilizzi come pianta medicinale sono ancora attuali e notevolmente vari: ad esempio le foglie e le sommità fiorite sono usate per infusi rilassanti e ad azione sedativa, nonché per scopi antinfiammatori, antimicrobici e diuretici; in soluzioni per il cavo orale è utile contro le infiammazioni, mentre l'olio è usato per massaggiare parti dolenti e per alleviare gli effetti di reumi.

Il basilico viene coltivato sia in campo aperto sia in vaso, cresce bene con temperature comprese tra i 20 e i 25 gradi centigradi e non tollera temperature sotto i 10 gradi. La piantina varia dai 20 ai 60 centimetri in altezza a seconda della varietà, così come variano le larghezze delle foglie, tra i 2 e i 3 centimetri. Considerata la larga diffusione su scala mondiale, sono molteplici le sottospecie: per quanto riguarda l'Italia, le varietà comunemente usate sono il  genovese e il napoletano, con differenze marcate sia a livello esteriore sia a livello di gusto ed odore. Il Pesto genovese, come da tradizione e da codifica del Consorzio, ha esclusivamente al suo interno Basilico Genovese D.O.P.: l'iter del riconoscimento a denominazione di origine protetta si è protratto per molti anni, concludendosi nel 2004. Il basilico genovese D.O.P. è nella fattispecie il basilico di Pra', quartiere del ponente di Genova, luogo in cui la coltivazione avviene da secoli e laddove il microclima ha favorito lo sviluppo di piantine con caratteristiche particolari, sia di gusto che di odore, ideali per la preparazione del pesto genovese. Le foglie di dimensioni medio - piccole, ovali, convesse e di una tonalità di verde particolare distinguono il genovese D.O.P. da ogni altro tipo di basilico. Inoltre, dettaglio assolutamente fondamentale, il basilico genovese D.O.P. non ha alcun sentore di menta che invece risulta presente in qualsiasi altra varietà. L'utilizzo per la produzione del Pesto genovese è certo il più diffuso ed il più conosciuto, ma l'alta aromaticità fa sì che venga usata in varie preparazioni, soprattutto nelle cucine italiana ed asiatiche. Da ricordare la pratica di utilizzarne gli oli essenziali per la creazione di profumi e di liquori come il Basilicello. Al basilico sono anche attribuite proprietà fungicide e repellenti per insetti, zanzare in special modo.

Compagnia del Pesto Genovese, nel suo quotidiano impegno per rispettare la tradizione, la genuinità e la bontà della ricetta del Pesto Genovese utilizza esclusivamente Basilico Genovese D.O.P.